Come ogni anno, anche l’inizio del 2019 è stato caratterizzato dal consueto incontro dei ministri del distretto Italia-Centro, riunitisi a Firenze domenica 27 gennaio, per vivere un servizio divino rafforzativo e per un pomeriggio di condivisione.
... quale compito abbiamo?
L’incontro è stato preceduto da un servizio divino tenuto dall’evangelista di distretto Bartoli, con la parola tratta dalla lettera ai Colossesi 3, 23-24: “Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che dal Signore riceverete per ricompensa l’eredità. Servite Cristo, il Signore!”
Una parola che si è sviluppata ed ha fatto riflettere ogni servo presente sull’incarico ricevuto e sul modo di viverlo ed esercitarlo. Un incarico, quello di servo di Dio, che, talvolta, è difficile da svolgere, che va combinato con impegni lavorativi e familiari. Che richiede umiltà, pazienza e costanza.
L’evangelista di distretto ha spiegato che laddove c’è la fede e la presenza di Dio, il maligno tenta di interferire; ricordando le parole del vescovo Bänzinger, che diceva di non lasciare spazi vuoti tra le sedie durante i servizi divini per non lasciare spazio al maligno, l’evangelista di distretto, dunque, esorta i servi ad agire secondo la volontà di Dio e guidati dallo Spirito Santo e, come insegna la parola, agendo di buon animo.
Durante il servizio divino sono potuti intervenire all’altare diversi servi: l’evangelista Bedini, il sacerdote Campigli, il diacono Schnell, il sacerdote Moretti. Ognuno di essi ha potuto condividere un’esperienza, un insegnamento, basati sulla parola, e regalare così nuove forze a tutti i presenti, prima di festeggiare la Santa Cena.
... molto è stato fatto, molto può ancora essere fatto
La giornata è quindi proseguita con la riunione annuale, durante la quale ognuno ha potuto manifestare i propri pensieri su quanto è stato fatto finora e su cosa può essere fatto in maniera diversa. Un’occasione anche per programmare gli eventi previsti per l’anno 2019 nelle varie comunità del distretto.